Ritorno alla descrizione della chiesa 

 

Ritorno alla lapide

 

 

 

   

Sex. Veturius Sex. Q. L.
Telephus vivos fecit
sibi et qui ex se orundi sunt
tommonisque omnibus
perinde atque ingenueis
orundi sint

Trascrizione:

Sex[tus] Veturius Sex[ti] [et] Q[uinti] L[ibertus]
Telephus vivos fecit
sibi et [eis] qui ex se or[iundi] su[n]t
Tommonisque omnibus
perinde atque ingenueis
[qui] or[i]undi sint. 

Traduzione:

Si tratta di un testo abbastanza arcaico che presenta particolarità linguistiche di non facile soluzione. Si riferisce alla tomba che Sesto Veturio Telefo, liberto di Sesto e di Quinto, fece costruire da vivo per sé, per i figli avuti da schiavo e per quelli che avrebbe avuto in seguito e che sarebbero nati liberi, e per altre persone non individuabili per ora perché tommonis è termine ignoto.