La
chiesa ha tre navate divise da colonne con capitello ionico. Non ha un proprio stile,
originariamente aveva una sola navata e la disposizione interna
cambiò completamente nel
1445. In quell'anno fu ampliata e le navate furono portate a tre, ristrutturazione sentita
come necessaria dopo la consacrazione a chiesa madre avvenuta nel 1423. Nel 1777 con la direzione
dell'architetto Berno, furono tolti gli archi
interni di divisione delle navate e le colonne furono elevate sino all'architrave.
Vi si trovano delle pregevoli opere d'arte, fra le quali nel presbiterio spiccano i dipinti di Lattanzio da Rimini, di Alvise Vivarini, di Odoardo Fialetti, di Sante Peranda ed una tela di ignoto del '600.
Il fonte battesimale ha la vasca in
pietra d'Istria (1420) e il tempietto, della seconda metà del '500, è stato
decorato da Andrea Schiavone.
Le lapidi tombali sono state rimosse in occasione del rifacimento del pavimento avvenuto nel 1962. |