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MODALITA' DI ACQUISIZIONE DEI REPERTI |
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La ricerca archeologica dell'Associazione Cultura Avventura di Noale si
è svolta esclusivamente attraverso ricerche di superficie nelle zone in cui è stata
segnalata la presenza di materiale venuto alla luce in seguito a lavori agricoli o
edilizi. Per questo motivo il materiale rinvenuto si presenta frammentato e, solo in rari
casi, i frammenti sono contigui. Il continuo ribaltamento degli strati archeologici,
dovuto alle arature e la conseguente esposizione dei reperti all'azione degli agenti
atmosferici, fanno sì che, ad ogni stagione, gran parte del materiale archeologico sia
perduto a causa del ghiaccio e delle fresature. Dallinizio delle ricerche molti siti
si sono esauriti e si presume che, in pochi anni, se continueranno le arature profonde,
sarà inevitabile la quasi totale perdita del materiale archeologico affiorante in
superficie. Da sondaggi effettuati si è accertato che lo strato di limo depositato dai
fiumi, nel periodo che va dallepoca veneto-antica ad oggi, varia dai 40 ai 70 cm di
spessore. E quindi improbabile che ad una profondità maggiore di quella raggiunta
dalle arature, vi siano rimasti dei siti archeologici intatti. Le ricerche si sono svolte
con l'intento di documentare tutti i materiali rinvenuti, favorendone l'aspetto
scientifico a prescindere dallo stato di conservazione e dal loro valore commerciale ed
estetico. Inoltre, onde non perdere preziose informazioni, i reperti sono sempre stati
divisi a seconda delle diverse aree di rinvenimento: i siti.
I reperti descritti in questa pubblicazione sono i più significativi
allo scopo d'aiutare la comprensione delle varie culture che si sono succedute nel
territorio preso in esame.
I materiali sono conservati per lo più nel deposito Archeologico
Comunale di Noale, la lapide romana è conservata nella chiesa di Moniego dove è stata
trovata, il materiale di un sito è stato consegnato al Comune di Mirano. |