La realizzazione della centuriazione provocò la
trasformazione di gran parte del territorio a causa del disboscamento, della
regolamentazione e del controllo delle acque. Ad una costante bosco-incolto si sostituisce
la costante coltivato-antropizzato: lungo le rettilinee ripartizioni del
territorio,
strade, fossi, siepi e piantate scandiscono il paesaggio punteggiato dalle case dei
coloni e dai ricoveri per gli animali da lavoro e da
allevamento. Poche aree incolte bordavano i corsi d'acqua maggiori o il perimetro della
centuriazione stessa o si sviluppavano in zone particolarmente difficili da mettere a
cultura.
A partire dal II sec. d.C., con il progressivo abbandono del
territorio, anche la centuriazione cade in rovina mancando necessità e mezzi, per tutti
quegli interventi di manutenzione demandati alla collettività con la conseguente nuova
predominanza della costante bosco-incolto. |