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L'AMBIENTE IN EPOCA ROMANA

La realizzazione della centuriazione provocò la trasformazione di gran parte del territorio a causa del disboscamento, della regolamentazione e del controllo delle acque. Ad una costante bosco-incolto si sostituisce la costante coltivato-antropizzato: lungo le rettilinee ripartizioni del territorio, strade, fossi, siepi e piantate scandiscono il paesaggio punteggiato dalle case dei coloni e dai ricoveri per gli animali da lavoro e da allevamento. Poche aree incolte bordavano i corsi d'acqua maggiori o il perimetro della centuriazione stessa o si sviluppavano in zone particolarmente difficili da mettere a cultura.

A partire dal II sec. d.C., con il progressivo abbandono del territorio, anche la centuriazione cade in rovina mancando necessità e mezzi, per tutti quegli interventi di manutenzione demandati alla collettività con la conseguente nuova predominanza della costante bosco-incolto.