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LE ABITAZIONI DI EPOCA ROMANA

Le abitazioni, rispetto all'epoca veneto-antica, si arricchiscono di elementi laterizi che sembrano però essere limitati a particolari parti dell'abitazione o più spesso agli annessi come colonne, coperture, fondazioni. Accanto ai pavimenti più semplici in terra battuta o assi in legno, che si possono solo ipotizzare in quanto nel nostro ambito di studio non si sono conservati, appaiono pavimenti in cocciopesto, in mattoni, oppure a mosaico con tessere in cotto e/o in pietra bianca e nera. Ciò conferma che le abitazioni in legno continuarono a soddisfare le esigenze di una popolazione che poteva permettersi anche più costose finiture.

In quest'epoca le case si  arricchiscono di oggetti personali e pregiate suppellettili: oggetti in vetro e bronzo per l'arredo, gioielli, coppe in ceramica di finissima fattura per le libagioni e i riti funebri, lucerne per assicurare una migliore illuminazione.

E' probabile che i siti più importanti fossero costituiti da complessi di edifici aventi ciascuno apposita funzione.  L'abitazione vera e propria, stalle, magazzini, porticati e locali destinati ad attività produttive per l'autoconsumo (filatura,  tessitura, macinazione del grano e macellazione degli animali) si articolavano attorno ad uno spazio aperto.